La frazione di Foligno anticamente era un castello che ancora oggi esiste ed è abitato, si trova lungo la via Flaminia. Il suo nome deriva da Eraclio, soldato romano convertitosi al cristianesimo che, secondo la tradizione, in questo luogo subì il martirio nel 251.
Nell’VII secolo si costruì una piccola chiesa attorno alla quale sorse il primo centro abitato. Nel XIII secolo Venne costruita una torre vedetta, utilizzata anche come rifugio per gli abitanti.
Nallo Trinci Signore di Foligno dal 1305 al 1321, fece costruire il castello grazie anche all’aiuto della popolazione che fornì manodopera e pietre. Fu terminato nel 1320, qui Nallo Trinci vi si trasferì con la moglie Chiara. Alla sua morte il castello fu ereditato dal fratello Ugolino I Trinci. Nel 1421 Corrado Trinci, vi mise un presidio ufficiale che provvedeva alla riscossione dei pedaggi e gabelle sulla via Flaminia; nel 1429 tale carica fu assunta da Pietro di Cola Molani da Bevagna.
Caduti i Trinci s’insediò un castellano stipendiato, due consoli eletti da Foligno e due massari.
Nel 1626 ci abitavano più di mille persone. Nel 1750 la comunità si ribellò a Foligno per le tasse troppo onerose e s’iniziò una lunga causa a Roma che terminò a fine secolo, quando il comune venne reintegrato con un proprio consiglio formato da 70 persone che provvedeva ad eleggere i magistrati.
Durante la Repubblica Romana (1798), Il consiglio nominò propri massari in nome del Papa. Il Comune venne definitivamente soppresso nel 1865.
Storia del Carnevale di S. Eraclio
Il Carnevale a S. Eraclio nasce nel 1542 ad opera dei frati Olivetani di Mormonzone, un convento ormai abbandonato che si trova vicino al paese.
Nasce come festa di popolo fatta sulla strada che si contrapponeva ai ‘festini’ dei nobili che si festeggiavano nei saloni chiusi dei palazzi aristocratici.
All’epoca la manifestazione viene descritta come una sfilata di carri ornati di frasche e fiori, trainati da buoi mentre il popolo accompagnava il carro ballando e cantando al suono dei pifferi e trombetti delle persone che stavano sopra al carro.
Nel ‘600 venne vietato dalla Chiesa perché la manifestazione venne vista come fonte di peccato; nel XVII secolo lo Stato Pontificio allentò un po’ la presa consentendo la mascherata solo seguendo i loro dettami. In questo periodo S. Eraclio viene eletto “luogo del Carnevale” in quanto solo qui si poteva svolgere il Carnevale per tutto il territorio intorno Foligno.
Da questo momento fino alla seconda guerra mondiale il Carnevale resterà con determinati connotati: le maschere che sole o a gruppi fanno scherzi ad altre maschere. Gli spettatori ormai numerosi giungono da ogni parte del territorio per partecipare alla “mascherata” che si svolgeva il Martedì Grasso. Nel dopoguerra per motivi di ordine pubblico non si può più nascondere il viso con una maschera, questo fa sì che nel giro di due o tre anni la Mascherata di nuovo terminò.
Rinasce nel 1954 come sfilata di carri grazie ad un gruppo di notabili, ma anche questa iniziativa vide vita breve.
Nel 1961 grazie al parroco venne ricostituito il Comitato Organizzatore Carnevale dei Ragazzi di S. Eraclio, da allora il Carnevale si ripete ogni anno.
Ora i carri che sfilano sono sei fatti di cartapesta, e attraversano le vie del paese con un gruppo di maschere che ravviva la sfilata con balli, canti e scherzi com’era anticamente.
Il Comitato organizza delle visite guidate nel laboratorio dei Carri allegorici del Carnevale dei Ragazzi. Naturalmente l’invito è rivolto alle scuole elementari (dalla IV) ed alle scuole medie; sono graditi anche gruppi organizzati sia di ragazzi che di adulti.
Durante la visita vengono illustrate le varie fasi di costruzione dei carri e di creazione di una maschera di cartapesta attraverso l’esecuzione pratica.
Per informazioni: Sante Piermarini Tel. (+39) 0742.67.118
Raffaele Tosti 338.954.6682
www.ilcarnevale.net
Rocca Deli vicino a S. Eraclio, per pernottare in una vera e propria Rocca a 650 metri slm, che risale all’anno 1000, la sua antica taverna può ospitare 20/30 persone.
Si trova a Foligno loc. Scandolaro tel. (+39) 0742.65.12.49
335.778.3400