Lungo la strada statale 77 ( Via Plestina) dopo Pale, incontriamo una piccolissima frazione di Foligno, Ponte S. Lucia, dove era situato il famoso Santuario ormai scoparso, le cui pietre furono utilizzate per costruire il ponte omonimo.
Il Santuario intorno al 1860-70 era stato espropriato dallo Stato e venduto a privati cittadini che lo lasciarono in uno stato di completo abbandono. Probabilmente si trovava dopo l’incrocio per Sostino sulla destra, con Foligno alle spalle. Accanto al Santuario sgorgava un’acqua ritenuta terapeutica, scomparsa anch’essa. Nel santuraio si venerava S. Lucia, protettrice dalle malattie agli occhi; si crede sia stata importante in quell’epoca vista la costante presenza della Santa nelle varie pitture votive, nei Santuari della zona.
Madonna di Sasso Morino
Poco lontano dal confine di Scopoli con Leggiana, lungo il fiume Menotre, si erge un’edicola in una posizione sopraelevata rispetto alla strada (ss. 77 Val di Chienti) e ben visibile. Per raggiungerla è necessario attraversare il fiume quindi purificarsi, non si sa la data della sua costruzione, ma se ne parla in un documento che racconta di una visita apostolica nel 1573, viene chiamata Madonna di Sasso Morino. Altri documenti riportano la data della costruzione anteriore al 1490.
E’ una meta di pellegrinaggio nel lunedì di Pasqua delle due collettività confinanti che poi si dirigono al cimitero che risiede sulla parte opposta alla strada principale.
Probabilmente l’edicola posta a confine doveva avere, all’epoca della costruzione, una funzione rappacificatrice tra i due paesi. Accanto all’edicola venne costruita una piccola cappella intorno al XVIII secolo.
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