Il 13 aprile 1174 Papa Alessandro III accordò ad Ottone Atti, abate del monastero di Landolina, anche le decime di Annifo o meglio Andifo. Nel 1343 Ugolino e Corrado Trinci fecero edificare il castello di Annifo.
Ora è un agglomerato formato da quattro villaggi, rimasto sempre un po’ distaccato dagli altri paesi, in quanto ha fatto parte della diocesi di Nocera Umbra fino al 1937, anno in cui passò alla diocesi di Foligno. L’isolamento si è fortificato per la presenza all’interno del suo territorio di due Santuari, uno terapeutico e l’altro dedicato al culto dei defunti, rispettivamente Santuario di S. Pietro e della Madonna del Piano. Questi sue Santuari rispondendo alle esigenze di culto della comunità, le ha evitato di frequentare quelle vicine, accrescendo il suo isolamento.
S. Pietro di Annifo
Se ne comincia a parlare nello Statuto del Popolo di Foligno 1350, dove si legge del Castello di S. Pietro di Annifo con all’interno la chiesa omonima. Ora la chiesa è di proprietà privata. Il Santuario è situato tra diverse case ed è un vero piccolo gioiello, di circa 7x4 metri. Sotto l’altare si trova un bellissimo affresco di fine ‘400 inizi ‘500 che riproduce S. Anna con in grembo la Madonna, a sua volta con in grembo il Bambino che tiene in mano il mondo.
A questo Santuario Annifo dedica un pellegrinaggio una volta all’anno il 29 giugno in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo.
Madonna del Piano di Annifo>
Qui si praticava il culto dei morti, non a caso il Santuario è la cappella del cimitero di Annifo, ed è stato costruito intorno al ‘400. Gli affreschi che si trovano all’interno, dovrebbero risalire al XVIII secolo. Sotto a queste opere ce ne dovrebbero essere altre più antiche.
Oggi si va in pellegrinaggio al Santuario l’8 settembre, giorno in cui si benedicono oggetti di culto o personali, mettendoli a contatto con l’immagine della Madonna.