Nocera Umbra (Pg). Nella prima sosta montana salutiam Nocera dai vivi fonti, e il ventilato clima. Mentre il meriggio sovra i campi tace, una cicala colla roca rima canta l’idillio dell’estiva pace così la poetessa Alinda Bonacci Brunamonti cantava le bellezze di Nocera che insieme all’acqua bianca terapeutica e termale, detta anche “Santa” o “Angelica” l’ha resa celebre in Italia. Lo stesso scienziato poeta Redi già nel XV secolo ne tesseva le lodi: Portatemi dell’acqua di Nocera: questa è buona alla febbre e al dolor colico, guarisce la renella e il mal di petto, fa diventare allegro il malinconico; l’appigionasi appicca al cataletto, ed in ozio fa star tutti i becchini; ma non bisogna berla a centellini; e quel che importa il medico l’approva e in centomila casi stravaganti ha fatto ancor di sua virtù la prova celebrandola più del vin del Chianti.
In stretta sintonia con l’acqua è la terra di Nocera. Il suo uso nei secoli ha fatto sì che è impossibile delineare con precisione dove finisce la “leggenda” popolare e dove inizia la scienza medica. Questa simbiosi tra magia e scienza sul benefico uso e l’ha resa famosa quanto l’acqua da cui si presuppone che quest’ultima tragga le proprietà curative. Oggi la terra di Nocera trova anche un largo utilizzo naturale nella cosmesi e nell’igiene.
Nel vasto territorio ricchissimo di frazioni dove si leggono ancora gli antichi trascorsi medioevali, ci si trova immersi in un ambiente intatto, coperto di folti boschi mediterranei con la presenza al loro interno di alberi da frutta “spontanei”, dove è possibile passeggiare a piedi, a cavallo, o in mountain-bike, ancora a contatto con le numerose specie “selvatiche” autoctone ed ammirare la rigogliosa presenza di fiori dai mille profumi e colori. Questo appena descritto è lo splendido paesaggio che si può ammirare al Monte Alago (1.100 mt l.m.), a tre km dal centro cittadino.
Questa stupenda località è meta di gite turistiche e soprattutto di visitatori della domenica, i quali amano fare lunghe passeggiate nel verde e godersi l’odore dei fiori e lo spettacolare panorama.
Nelle giornate di sole i vacanzieri approfittano dei verdi e pianeggianti prati per praticare sport (mountain bike, calcio, joking ecc.) e prendere una piacevole tintarella.
Vi è la possibilità di degustare le specialità dell’ottima cucina umbra (per es. lumache, crescia, tartufo, biscio ecc.) nei due ristoranti presenti nella zona.