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Domenica 17 Novembre 2024
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Amelia

Le frazioni di Amelia



Collicello Foce Fornole Macchie Montecampano Sambucetole Porchiano del Monte

Collicello Avamposto di Amelia a confine con i territori di Todi, Collicello trae il suo nome dalla sua posizione su una collina boscosa. Il borgo subì varie distruzioni da parte della famiglia Chiaravalle di Todi per l’egemonia territoriale. Oggi Collicello conserva in ottimo stato la cerchia muraria, la porta d’ingresso, otto torri medioevali e la chiesa di S. Giovanni Evangelista. Poco fuori il paese vi è la chiesa della Madonna delle Grazie con all’interno affreschi del 1400. In località Galisciano ci sono dei ruderi di un monastero francescano detto “Speco di S. Francesco” dove sostò il Poverello d’Assisi. all'inizio

Foce Dagli antichi documenti, Foce viene citato come “Castrum Focis” importante castello situato in posizione strategica sulla strada che da Amelia conduce a Narni. Contesa per secoli tra questi due comuni, Foce ha sempre avuto uno spirito autonomista come nel 1367 quando il castello potè dotarsi di uno statuto proprio. Foce fu per secoli sotto la giurisdizione di Amelia e condivise con essa tutte le vicende politiche. Dell’antico castello di Foce oggi si possono ammirare tratti di mura e torri, la porta, la chiesa romanica di S. Gregorio ornata da interessanti sculture, il pozzo civico e il bellissimo Santuario della Madonna delle Grazie, eretto nel XVII secolo dove si conserva l’immagine miracolosa della Madonna, meta di importanti pellegrinaggi. Stupendo è il vasto orizzonte che si ammira dalla collina del paese aperto su incantevoli panorami in lontananza. all'inizio

Fornole Conosciuta sin dall’antichità come “Castrum Focis”, è oggi uno dei centri più vitali industriali dell’amerino. Il suo nome deriva dai numerosi forni e fornaci presenti in quest’area sin dall’antichità. Dal XV secolo Fornole è stata sotto l’egemonia di Amelia per il controllo dell’espansione di Narni. Più volte assediato, distrutto e ricostruito, il paese conserva al suo interno, l’impianto urbanistico costituito da vicoli stretti e paralleli e la chiesa di S. Pietro, mentre all’esterno vi sono tratti di mura e torri. all'inizio

Macchie Tipico borgo dell’amerino e conosciuto dagli antichi documenti come “Castrum Machiae”: Il suo nome deriva dai lussureggianti boschi che lo circondano. Fu un antico possedimento di Amelia ed oggi del castello rimangono tratti di mura, un torrione e la porta d’ingresso. Nel centro del borgo vi è la moderna chiesa di S. Nicola da Bari. La leggenda vuole che Federico Barbarossa si fermò in questa collina, arrestando qui il suo cammino verso Roma, colpita in quell’epoca dalla peste. all'inizio

Montecampano Fu l’antico “Mons Campanus” ed è situato su un’alta collina dominante la la bassa valle del Nera. Fu un possedimento di Amelia dal 1354 ed il castello fu più volte distrutto e ricostruito. Montecampano conserva dell’antico impianto alcuni tratti di mura e torri, mentre l’interno è caratterizzato da via Cansacchi con bei palazzetti ai lati ed un orologio posto su un ponte- passaggio tra due edifici ed infine la chiesa di S. Pietro in Vincoli. Stupendo è il paesaggio che si ammira sulle valli circostanti. all'inizio

Sambucetole L’antico “Castrum Sambucetoli” è citato già nelle Riformanze di Amelia nel 1308. Fu un Avamposto di Amelia di controllo sulla vicina via Amerina. Situato ai confini con i territori di Todi, subì per questo varie distruzioni. Nel 1471 Sambucetole venne ripopolato da una colonia di agricoltori greci. Nel paese vi è la chiesa di S. Matteo e tratti di antiche mura. Poco lontano da Sambucetole è visitabile il Convento dei Cappuccini che fu anticamente un ospedale e chiesa per pellegrini. Il Convento è immerso in una rara bellezza naturale. Nei dintorni si Sambucetole vi sono i ruderi di Lacuscello. all'inizio 

Porchiano del Monte E’ l’antico “Fortiano” citato negli archivi medioevali come “Castrum”, fortilizio situato sulla valle del Tevere. Conteso tra Amelia, Todi e la famiglia degli Alviano, nel 1317 passò sotto la giurisdizione di Amelia, subendo varie occupazioni e distruzioni da parte dei castelli vicini. Arroccato su di una collina, Porchiano conserva tratti di mura medioevali con torri, la porta d’accesso al castello, mentre all’interno tra caratteristici vicoli, si ammira la chiesa di S. Simeone con campanile romanico, all’interno vi è una delle pietre col sangue prezioso del Miracolo di Bolsena del 1263 (Corpus Domini). Fuori dall’abitato vi è la chiesa di S. Cristina con interessanti affreschi al suo interno, mentre ad 1 Km si possono ammirare la chiesa della SS Trinità , begli affrschi votivi del 1300e 1400. all'inizio

[informazioni tratte dal sito web del Comune di Amelia, al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti www.comune.amelia.tr.it]


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