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Lunedi 18 Novembre 2024
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Montegabbione

Le Chiese di Montegabbione





Chiesa di Maria SS.Assunta in Cielo

E' l'attuale chiesa parrocchiale di Montegabbione. La prima pietra fu posta il 29 giugno 1873 da Mons. Antonio Briganti Vescovo di Orvieto ed i lavori vennero affidati all'arch. Nazzareno Biscarini di Perugia. Essa sorge in prosecuzione dell'antica cappella circolare e dell'annessa torre campanaria (forse un tempo facente parte del complesso del castello), ambedue in pietra viva, ed in parte poggia sull'antico cimitero (che è stato portato fuori le mura nel 1864). Alla fabbrica della chiesa contribuirono tutti i montegabbionesi, sia trasportando a braccia, ogni domenica, gran parte delle pietre occorrenti, sia versando-complessivamente in sei anni circa lire 2.500. Sul "Corriere dell'Umbria" nel 1874 apparve anche una polemica tra Celestino Lemmi, che osteggiava la "fabbrica" (benché suo padre Costanzo fosse stato Presidente della commissione edificatrice) ed il sindaco Giovanni Duranti. Il pievano Luigi Galli la annotava nel suo diario del giugno 1874. Altre eco si ebbero su "La Frusta", giornale politico morale dell'epoca. L'inaugurazione avvenne il I Ottobre 1876: bella e maestosa, in svelta architettura di stile bizantino, ornata di stucchi e di graziosi lavori in plastica di terracotta eseguiti con gusto squisito e raffinata precisione dagli artisti perugini Francesco Biscarìni e Raffaele Angeletti, si presenta grave e severa nella facciata anch'essa ornata in terracotta. All'interno vi sono tre altari, con mensa di pietra, in terracotta: l'altare maggiore, dedicato a Maria S.s.ma Assunta in cielo; l'altare di S. Giuseppe, patrono del comune di Montegabbione e l'altare di Maria S.s.ma. La manutenzione del primo spettava al parroco, quella del secondo al Comune e quello dei terzo alla Confraternita. In fondo alla chiesa v'è la cantoria, sopraelevata, con un organo a mantice, opera di Nicomede Agati di Pistoia che costò a quel tempo circa 1.500 Lire. Attigua alla chiesa parrocchiale vi sono la cappella ddel SS.mo Sacramento (già dedicata alla S. Rita) e la sacrestia. Accanto alla chiesa v'è attualmente un campanile in struttura di cemento, costruito negli anni cinquanta, in sostituzione dei vecchio completamente degradato e rivestito nel 1998 in mattoni simili a quelli della facciata della Chiesa.


Chiesa di Maria SS. delle Grazie

Sorge ai piedi del colle di Montegabbione: il titolo di questa chiesetta è tipicamente rinascimentale e tradisce chiaramente il suo carattere di tempio votivo; anche la linea architettonica esterna, a forma di croce latina, e la cupola cilindrica sono da considerarsi rinascimentali mentre, all'interno, altare maggiore e stucchi sono di derivazione barocca. Alla costruzione primitiva si aggiunsero, più tardi, sacrestia e abitazione: segno che andava acquistando una certa importanza come "santuario" locale. Di notevole interesse artistico l'affresco posto sopra l'altare maggiore, rappresentante una "Madonna del latte", forse della scuola del Perugino. A questa chiesa era annesso il beneficio terriero della Collegiata, che si polverizzò nel secolo scorso a seguito delle leggi sull'incameramento dei beni ecclesiastici.


Cappella del Camposanto

Sorge al centro della facciata del cimitero, sul piede di Montarale; e fu eretta dal Municipio nel 1864 e originariamente intitolata a S. Girolamo, dottore della Chiesa. Essa venne però demolita nel 1880 e ricostruita in stile con il nuovo cimitero, con cortina in lavoro laterizio arrotato e ornata in terracotta. Fu dedicata questa volta al Ss. Crocifisso e a S. Benedetto Giuseppe Labre, il pellegrino di cui si ricordava un prodigioso avvenimento nella chiesa, ormai in degrado, della Madonna del Carmine. L'interno della cappella è in stile latino, con grazioso altare in isola e piccolo presbiterio; nel mezzo vi è un sepolcro per gli ecclesiastici.

Cappella di S. Anna

Recentemente restaurata, sorge sul pendio della collegiata, fu restaurata nel 1861 dal pievano Luigi Galli, che nel 1879 la completò con la costruzione di un altare. Fino a circa venti anni fa era annualmente meta di numerosi fedeli.


Chiesa di Maria SS. delle Rose

E' il titolo dell'antica chiesa di Faiolo, di mediocre fattura, costruita ad intravatura con cavalloni, la cui erezione sembra essere avvenuta ex voto. Nel secolo scorso il patronato della chiesa era affidato alla famiglia Caravaggi ed annessi alla stessa erano due piccoli appezzamenti di terreno. All'interno v'è un solo altare sovrastato dall'affresco di una Madonna. Sula destra, appena fuori dell'abside, v'è un altro affresco mariano, piuttosto sbiadito che può farsi risalire al secolo XV.


Chiesa di S. Lorenzo
La parrocchiale di S. Lorenzo sorse a Montegiove nel 1245. Restaurata più volte serba le ultime tracce dell'antica origine nella bella porta a sesto acuto in alabastrina chiara e pietra scura con un grazioso meandrino a punta di diamante all'imposta dell'arco. Fiancheggiata da una torre campanaria che l'Arch. Misciattelli all'inizio di questo secolo intonò molto bene allo stile primitivo della chiesa, fu restaurata nel 1954. Nel restauro è stato tenuto in debito risalto tutto quanto poteva rimanere dell'antica chiesa. Conservato gelosamente il portale, ripristinata l'abside e le cappelle di fondo, riaperta nella facciata una bifora in luogo dell'occhio di cui non restava nemmeno una pietra, aboliti i quattro ingombranti altari fatiscenti e senza interesse artistico. Non è stato possibile ritrovare i due archi a sesto acuto che costituivano la struttura dell'abside antica.


Cappella della Beata Angelina

Fu eretta dal Marchese Lorenzo Misciattelli, all'interno dei castello di Montegiove, all'inizio dei secolo, in onore d'Angelina dei Conti di Montegiove (nata nel 1357 e morta a Foligno nel 1435), fondatrice delle Suore Terziarie Francescane Regolari Claustrali, che fu proclamata beata da Leone XII nel 1825.


Chiesa della Scarsuola

Secondo la tradizione, nel 1218, S. Francesco d'Assisi si sarebbe fermato per un prolungato soggiorno in una tenuta del Castello di Montegiove in contrada detta Pornellese. Il Poverello vi avrebbe costruito una capanna con fili di scarsa. La tradizione ci ha tramandato anche di una sorgente d'acqua fatta da lui scaturire miracolosamente. Sul posto della capanna Nerio di Bulgaruccio dei Conti di Montegiove fece erigere nel 1282 una chiesa con oratorio, di modeste dimensioni, a forma ottagonale. La chiesa fu denominata della Scarsuola e venne affidata ai Frati Minori che l'ampliarono dedicandola alla Ss. Annunziata e annesso alla chiesa eressero un convento. Sotto questa chiesa furono sepolti: il Conte Nerio (m. nel 1290), molti dei suoi discendenti, ed anche la figlia minore, Todeschina (m. nel 1428), del Capitano di Ventura Erasmo da Narni detto il Gattamelata, sposa d'Antonio di Ranuccio dei conti di Marsciano. La chiesa fu restaurata dapprima da quest'ultimo e successivamente dal conte Ludovico Marescotti (m. nel 1691). Sul finire del 1700 la proprietà passò ai Marchesi Misciattelli di Orvieto, avendo i Frati Minori lasciato il Convento. Esso fu ceduto, recentemente, all'arch. Tommaso Buzzi (m. nel 1981).


Cappella della Madonna di Lourdes

Sorge sul pian di Borgone, ed è stata recentemente restaurata. Essa fu eretta da un'infermiera di nome Leonilde Frascarelli, nativa di Montegiove, alla fine del secolo scorso. Una semplicità francescana risulta nelle forme esteriori, unita ad una semplificazione geometrica ove il colore grigio delle pietre è in perfetta armonia con il verde delle querce circostanti. Reliquie e riconoscimenti riportati dall'infermiera nelle sue peregrinazioni tappezzano le pareti interne; sul fondale dell'abside si erge la statua della Vergine di Lourdes, all'interno di una grotta realizzata con piccole rocce raccolte nei torrenti circostanti.



Informazioni tratte dal sito del Comune di Montegabbione http://www.comune.montegabbione.tr.it

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