Aggrappata a un ripiano tufaceo, il profilo del Duomo, emblema della città nel mondo, si delinea da lontano e invita a lasciare l’auto per proseguire a piedi verso la rocca.
La città di Orvieto ha interpretato questa esigenza del visitatore creando una struttura a misura d’uomo che non prevede l’accesso in auto, ma il ripristino di un’antica funicolare che collega la stazione di Orvieto al centro storico passando accanto alla fortezza Albornoz; altresì è attivo a Campo della Fiera un’ efficiente grande parcheggio coperto con un sistema di scale mobili e ascensori scavati nel tufo della montagna che portano al quartiere medievale e , infine, comodi minibus permettono veloci spostamenti.
Per apprezzare l’eccezionale panoramicità della città vale la pena di salire sulla sommità della duecentesca Torre del Moro, il punto più alto e centrale di Orvieto, da cui lo sguardo si perde tra il verdeggiante orizzonte che la circonda.
Il cuore della città di Orvieto è Piazza del Duomo, uno spazio pregevole su sui si affacciano antichi Palazzi e si eleva l’imponente struttura del Duomo , la cui meravigliosa facciata, scolpita come una miniatura, risplende marmi policromi e mosaici, monopolizzando l’attenzione per la purezza delle sue linee.
All’interno si possono ammirare i capolavori di Luca Signorelli, che ha dipinto Le Storie dell’Anticristo, il Finimondo, la Resurrezione della Carne, Gli Eletti e I Reprobi, e uno spettacolare Giudizio Universale nella Cappella di San Brizio, mentre Beato Angelico ha decorato con angeli le vele del soffitto.
Iniziata nel 1290, la costruzione della Cattedrale si protrasse per alcuni secoli.
All’angolo di Via del Duomo è visibile la Torretta con automa che scandiva con i suoi battiti il tempo del plurisecolare cantiere della fabbrica.
La bellezza della città di Orvieto è arricchita anche da importanti testimonianze etrusche quali sono le due Necropoli, ubicate alla base della rupe [Necropoli del Crocifisso del Tufo – Loc. San Martino – Orvieto Scalo], e la parte Sotterranea della città.
Quest’ultima venne ampliata durante il Medioevo per scopi diversi, dalla creazione di bacini idrici e rifugi per l’allevamento dei piccioni, fino a divenire una vera città scavata nella montagna. Questa città nascosta è visitabile con l’itinerario Orvieto Underground assieme al Pozzo di San Patrizio, costruito da Antonio da Sangallo per il Papa Clemente VII nel Cinquecento e aperto al pubblico.
Interessantissima la Collezione Civica distribuita tra il Museo Claudio Faina, il Museo Archeologico e il Museo dell’Opera del Duomo.