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Lunedi 18 Novembre 2024
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Costacciaro

Parco Regionale del Monte Cucco


Umbria Online Il Parco del Monte Cucco comprende il territorio umbro al confine nord-est con le Marche, delimitato dal crinale appenninico con il Monte Cucco (1.566 m), il percorso storico della Via Flaminia e dai fiumi Sentino e Chiascio. Le città più importanti vicini al Parco sono Gualdo Tadino a sud e Gubbio a ovest, mentre i comuni nel Parco sono (da sud) Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo.
È il Parco delle acque sotterranee e delle fonti minerali, dei corsi d’acqua incontaminati, delle grandi faggete intatte e delle grotte carsiche, meta ideale per la pratica dello sport in montagna : il volo a vela o deltaplano, la speleologia, lo sci di fondo e il trekking.
La catena appenninica è caratterizzata nelle quote più alte da faggete e da pascoli montani, da pareti rocciose e forre di grandi profondità in cui scaturiscono le sorgenti dei corsi d’acqua. I monti declinano dolcemente in una fascia di alte colline ancora contrassegnate da boschi pregiati e da pascoli; seguono poi i boschi cedui e i coltivi.
L’ambiente montano consente la presenza significativa del lupo e, probabilmente del gatto selvatico, oltre quella del daino, del cinghiale, dell’istrice, della martora e della lepre. Oltre al falco, la starna, la coturnice, il gufo reale, il martin pescatore, sono presenti anche alcuni esemplari di aquila reale. Nelle parti alte dei corsi d’acqua si trova ancora il gambero di fiume insieme alla trota fario.
Tre dei quattro comuni lungo la Via Flaminia, costruita fin dal 220 a.C. da Caio Flaminio erano degli insediamenti romani : Fossato di Vico (Helvillum Vicus) fu centro federato, Sigillo (Suillum) municipio e Scheggia (Ad Ensem) statio romana. Costacciaro invece fu costruita nel 1250 da Gubbio a difesa del suo territorio ad est. Nella parte di nord-est si trovano numerose abbazie benedettine e camaldolesi di cui le più importanti sono l’Eremo e Badia dei SS. Emiliano e Bartolomeo a Congiuntoli, l’Abbazia di S. Maria di Sitria a Isola Fossara e l’Eremo di San Girolamo a Pascelupo. I centri storici, ricchi di mura e torri difensive medievali, si possono visitare percorrendo la Via Flaminia, mentre da Scheggia si dipartono delle strade interne per uno straordinario itinerario delle abbazie. Da Sigillo si accede invece per strade interne alla zona di Val di Ranco e le sue faggete (Madre dei Faggi) e all’imbocco delle grotte di Monte Cucco.
La connotazione fondamentale del Parco risiede nel sistema delle Grotte di Monte Cucco, la cui profondità è stata misurata in oltre 990 metri. Il grande sistema ipogeo è visitabile con le tecniche della speleologia, alla quale fa riscontro a Costacciaro la Scuola di Speleologia. Si segnalano la grande Sala della Cattedrale, la Sala Margherita, l’imponente Arco Naturale, formato dall’incontro di due grandi blocchi calcarei, e il Lago di Smeralda. Le grotte presentano anche un notevole interesse paleontologico per i ritrovamenti di resti fossili di vertebrati di grandi dimensioni, soprattutto orsi delle caverne, cervi e caprioli, rinoceronti nella cosiddetta Galleria delle Ossa e nella Buca delle Bestie.
Nella sua zona montana l’intero Parco è percorso dal Sentiero Italia, oltre a una rete di sentieri del Club Alpino Italiano, tutti idonei al turismo equestre. Alcuni di loro sono stati particolarmente attrezzati per la mountain bike, per la quale vi si tengono manifestazioni sportive a carattere nazionale.
Il massiccio del Cucco, oltre alla sua spettacolarità panoramica, ha una collocazione rispetto ai venti e alle correnti termiche tale, che lo rendono di particolare attitudine per lo sport del volo libero e del deltaplano. All’approfondimento di tale pratica è stata allestita a Sigillo l’Università del Volo Libero, con una nuovissima struttura didattica e ricettiva.
A Costacciaro , il Pian delle Macinare costituisce uno dei pochi luoghi lungo la dorsale appenninica adatta allo sci di fondo, con tanto di struttura di assistenza e di ristoro in quota. Per informazioni sul Parco rivolgersi alla sede a Sigillo – Villa Anita (Tel. 075.9177326 / Fax 075.9177071).

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