Non potevamo tralasciare i figli più importanti di Orvieto. Lo spazio dedicato solo ad alcuni dà un’idea di quanta attività si sia prodotta nei secoli, grazie alla città ed alla sua posizione territoriale. Qui il grande giornalista Luigi Barzini (Premio Barzini), suo padre Ettore curioso inventore dell’antropometro. Pietro Stragnetti n° 956 nella spedizione dei Mille. Ludovico Negroni e Carlo Pisacane. Aldo Netti il grande pioniere dell’energia elettrica e...
Luigi Barzini ed Ettore .. inventore dell’antropometro
Ettore Barzini un sarto di grande professionalità aveva una fabbrica di cappelli, più tardi grazie alla gestione degli appalti per la fornitura di uniformi per l’esercito inventò l’antropometro; l’apparecchio prendeva le misure delle reclute e delle taglie delle divise. Luigi vista la morte prematura del padre riuscì a tenere in piedi l’attività paterna ma l’esercito, non ritenendolo in grado di fare il lavoro del padre, gli tolse la sua commessa. Rimasto senza lavoro si racconta che partì in bicicletta per Roma in cerca di fortuna. Grazie all'incontro con un suo vecchio compagno di scuola con il quale aveva collaborato, in passato, alla stesura dell’unico numero della rivista ‘Sgorbi e sgarbi’, appunto Ettore Marroni, Luigi fece parte della redazione del ‘Fanfulla’. Da qui l’ascesa dell’attività giornalistica era appena iniziata. Da corrispondente per il Corriere della sera o inviato speciale correva dove gli eventi lo chiamavano. Pechino, Londra, in America al tempo del terribile terremoto di San Francisco, assistette ai primi voli con aeroplani intervistò i fratelli Wright negli Stati Uniti. Fu anche inviato speciale nella guerra in Libia. Direttore del Corriere d’America, poi de Il Mattino di Napoli. Nel 1934 fu nominato senatore. Morì nel 1947. Il figlio Luigi Barzini Junior diventò giornalista come il padre e a loro è ispirato il grande premio annuale ‘Premio Barzini’ organizzato nella città di Orvieto. Viene premiato un giornalista che si è particolarmente distinto nell’espletamento della sua attività.
Pietro Stagnetti n° 956 nei Mille
Un patritota orvietano Pietro Stagnetti svolse un ruolo attivo di collegamento con i gruppi del territorio, per l’Unità d’Italia. Partecipò alla spedizione dei Mille compare nell’elenco al n° 956 e vi partecipò come componente dello Stato Maggiore dell’esercito.
Ludovico Negroni con Carlo Pisacane
Nato ad Orvieto da una famiglia nobile ma non facoltosa. Il 21 giugno 1857 firmava la Dichiarazione dei ventuno di cui Carlo Pisacane, fu il primo firmatario. Partì per la spedizione di Sapri dove morì coraggiosamente in prima linea.
La famiglia Alberici dal Medioevo in città
Tra le più antiche famiglie nobili della città, presente fin dalla vita nel borgo medievale 1052, nel quartiere Serancia. Qui la famiglia vi abitò fino al XIX secolo. Era imparentata con gli Alberici romani che diedero alcuni papi alla chiesa. Gli Alberici fecero molte donazioni a favore del vescovado e la loro opera fu importantissima nella costruzione del Duomo. La famiglia donò alla chiesa anche la terza parte del lago di Bolsena. Ogni anno il vescovo, in tre ricorrenze, faceva dono alla famiglia di dodici libbre del miglior pesce per rendere grazie della donazione. Inoltre la nobile famiglia ebbe potere d’investitura dei vescovi della città, fino almeno al diciannovesimo secolo.
Aldo Netti pioniere dell’energia elettrica
Orvietano per scelta visse e morì a Palazzo Netti che si affaccia sulla stessa piazza del Duomo. Nacque a Narni nel 1869 e seppur la famiglia di umili origini riuscì, attraverso una borsa di studio, a laurearsi in ingegneria industriale a soli 22 anni. Nel 1896 possedeva L’officina elettrica Netti che riforniva ben 130 comuni umbri e laziali di luce elettrica.