Il medioevo è il periodo in cui fiorì la ceramica orvietana. I vascelli nome antico degli artigiani raggiunsero il loro massimo splendore tra il XII e il XIV secolo. Venivano prodotti boccali, borracce, ciotole, tazze catini, decori geometrici vegetali, araldici e religiosi realizzati nel colore bruno e verde. In città non può mancare una bella visita agli antichi opifici ma anche ai laboratori dei grandi artigiani di oggi.
Gli opifici storici della città
Vicino al Pozzo della Cava possono essere visitati i locali di una fornace per la lavorazione della ceramica, attiva nella seconda metà del quattrocento, dove è possibile vedere interessanti oggetti del periodo. A poca distanza nel 1995 è stato scoperto un altro opificio attivo nella seconda metà del XV secolo. La seconda fabbrica sorse grazie al declino della prima, riuscì a rimanere aperta fino alla metà del Cinquecento. In questa epoca la produzione conobbe un notevole declino. Pezzi importanti dell’epoca possono essere visti presso il negozio permanente Antichità della Fornace, sul luogo del rinvenimento.
Degne di rilievo sono le terrecotte e le ceramiche di Agrisio Ciarlora, prodotte in una piccola bottega artigianale in località Rocca Ripesena al nr. 45, tel. laboratorio 0763.344077, tel. abitazione 0763.344127, e-mail ceramicheagrisio@artiemestieriorvieto.com.