Orvieto lontano, in alto sulla sua isola di roccia (maggiore R. Heseltine 14 giugno 1944)
Chi avrebbe mai potuto credere che la valle in cui sorge la città anticamente faceva posto al golfo del Mar Tirreno dove sfociava il Tevere all’altezza di Città della Pieve. L’azione dei vulcani, dei terremoti e dell’erosione nei secoli fece il resto deviando e allontanando il mare da qui. La sua storia è scritta lungo le rocce stratificate che sorreggono la città.
Chiesa di San Lorenzo de Arari
La chiesa impera nella piazza Santa Chiara, probabilmente esisteva già nel 1028 poche decine di metri più avanti. Nel 1291 fu ricostruita nell’attuale posizione in seguito alle lamentele dei Francescani presso il Papa, infastiditi dai rumori provocati dalle preghiere e dai canti dei loro colleghi seguaci di San Lorenzo. Chiesero lo spostamento della chiesa e riuscirono ad ottenerla. All’interno interessanti da vedere sono l’ara proveniente da un recinto sacro di epoca etrusca, sostiene il piano dell’altare maggiore e il ciborio di pietra del XII secolo. Gli affreschi rimasti alle pareti ci danno un’idea dell’aspetto della chiesa medievale, all’epoca della ricostruzione.